UN NUOVO METODO PER TRASCRIVERE I DATI DEI REGISTRI ANAGRAFICI DELLA POPOLAZIONE PRESENTI NEGLI ARCHIVI STORICI DI PARROCCHIE E COMUNI

 

 

Il nostro Piemonte, all'alba del Terzo millennio, potrebbe essere la prima Regione in Italia a sperimentare su larga scala la nascita di un nuovo Metodo di trascrizione degli archivi su supporto informatico, da me studiato, la cui finalità è quella di creare il maggior numero di database, ciascuno corrispondente ad una parrocchia o ad un comune,  consultabili anche via Internet.

Questo lavoro di proporzioni rilevanti, una volta concluso, avrà numerose ricadute positive:

1°) i comuni e le parrocchie reperiranno più facilmente i dati per le loro finalità istituzionali;

2°) ricerche genealogiche;

3°) studi demografici, storici, statistici, medici (es. studi sull'ereditarietà di alcune malattie);

4°) maggior facilità di riconoscimento dei propri diritti degli italiani emigrati all’estero (cittadinanza, voto);

5°) turismo legato al movente “genealogico” ; la visita alle regioni di origine, manifestazioni con riunioni di famiglie con lo stesso cognome, ricongiungimenti di parenti dall’estero;

6°) una più efficace tutela dei dati contenuti nel patrimonio archivistico soggetto a maggior depauperamento, come supporto alternativo al cartaceo e agli attuali strumenti di digitalizzazione (es. microfilm);

7°) sociali, in quanto ripropone il recupero del valore della famiglia, oggi alquanto ignorato;

8°) di contrasto a chi specula commercialmente senza scrupoli vendendo falsi titoli nobiliari o alberi genealogici di dubbia attendibilità.

9°) per ultimo, i vantaggi ottenuti dall'applicazione del mio Metodo, dei quali fornisco un paio di esempi: a) la "ricostruzione" di numerosi dati anagrafici che diversamente non sarebbero individuabili con immediatezza sui documenti originali; b) la tracciabilità in ognuno dei database di un'alta percentuale di rapporti parentelari, anche dei collaterali, con la possibilità di estrarre alberi genealogici di vario tipo (es. per quarti). Un vero e proprio patrimonio di informazioni che solo l’analisi certosina dello studioso può rendere disponibile, una volta per tutte e per sempre.

Un Portale Internet appositamente creato consentirebbe di pubblicizzare l'importante iniziativa, rendendo possibile la consultazione e l’accesso alle informazioni mediante indici di ricerca, e creerebbe i presupposti di aggregazione, contatto, discussione, fra tutti coloro che trascrivono a vario titolo un archivio contenente dati anagrafici.

Trattandosi di un’iniziativa di alto profilo morale mi rivolgo pertanto al mondo delle istituzioni e della cultura affinchè il lavoro da me svolto non rimanga un caso isolato ma che, per contro, l'esperienza da me acquisita sia convenientemente messa a disposizione di tutti facendo sì che la trascrizione degli archivi si diffonda sempre più a partire proprio dai 1487 comuni del Piemonte compresi i 284 soppressi, e le relative parrocchie, ben più numerose.

L'avvicinamento di un considerevole numero di persone a questi temi servirebbe anche a sviluppare maggiormente l'interesse nei confronti delle indagini genealogiche distinguendole una volta per tutte dalle pure ricerche nobiliari, fin troppo sfruttate a fini commerciali, per colmare il nostro ritardo nei confronti di nazioni quali gli Stati Uniti e la Francia, ben più avanti in questa materia.

Porto come esempio una situazione che non ci fa certo onore; in Italia, dove sono conservate scritture antichissime dal punto di vista anagrafico, i Mormoni microfilmano i registri, e diventano nei nostri confronti a loro volta fornitori di informazioni grazie ai potenti Portali presenti sui loro siti Internet.

Il patrimonio di informazioni contenuto nei registri anagrafici delle parrocchie e dei comuni italiani è molto vasto, e si può considerare una vera e propria miniera che spetta a noi valorizzare prima che sia troppo tardi.

La trascrizione su supporto informatico è certamente un lavoro molto lungo e faticoso, poiché occorre digitare ad una ad una tutte le registrazioni degli atti di nascita (o battesimo), matrimonio e morte, registrati in una determinata parrocchia, dove reperiamo le informazioni più antiche, o di un comune, nel quale troviamo dati più recenti ma spesso più completi.

Sicuramente occorrerà far leva sui mezzi di comunicazione di massa per attivare una sorta di "volontariato per la cultura" dove potrebbero trovare nuovi stimoli e soddisfazioni, a puro titolo di esempio, alcune figure professionali qualificate poste in quiescenza, talvolta anticipatamente, dal mondo del lavoro.

Tuttavia da solo ciò non sarà sufficiente; bisognerà che anche a livello istituzionale si creino i presupposti per  coinvolgere il maggior numero di persone disposte a impegnare un po' del loro tempo libero per questa grande e nobile finalità. Solo così sarà possibile creare una grande rete di informazioni riguardante l'anagrafe della popolazione anteriore al 1900.

La mia personale esperienza, maturata in alcuni anni trascrivendo i dati dei registri di battesimo, matrimonio e morte dell'archivio parrocchiale di Marcorengo, Diocesi di Casale Monferrato, Provincia di Torino, sarà messa a disposizione di tutti, in un libro al quale sto attualmente lavorando.

Il Metodo da me creato si occupa della trascrizione su supporto informatico degli archivi considerati di interesse storico riguardanti l'anagrafe della popolazione. La definizione di "storico" è presa in prestito da una recente legge dello Stato Italiano; per quanto riguarda le parrocchie, il DPR 189 del 16 maggio 2000 art.1 considera di interesse storico gli archivi appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche in cui siano conservati documenti di data anteriore agli ultimi settanta anni, nonché gli archivi appartenenti ai medesimi enti e istituzioni dichiarati di notevole interesse storico ai sensi della normativa civile vigente.

Il periodo di applicazione del mio Metodo, tenuto conto anche delle norme in materia di Privacy, potrebbe quindi spaziare dal Concilio di Trento sino ai primi anni del Novecento, tantopiù che la sua validità cresce man mano che si trascrivono i registri più antichi.

Oltre ad un primo evidente beneficio, che è la salvaguardia dei dati, i database così creati potranno essere utilizzati per soddisfare molteplici esigenze (esempi alle Figure B, C, D, E, F), quali facilitare la ricerca genealogica, la consultazione di registri anagrafici, l'elaborazione dei dati finalizzati a studi demografici, statistici, storici, biografici, la pubblicazione di alberi genealogici in Internet sui principali Portali genealogici mondiali, lo scambio di informazioni genealogiche, anche utilizzando l'attuale standard mondiale, il formato Gedcom.

Per la trascrizione e la creazione dei database non occorrono software specifici, basta il programma applicativo Excel e un personal computer in ambiente Windows.

Non sono richieste conoscenze particolari; oltre saper usare un computer è bene conoscere un minimo di termini (spesso ripetitivi) di latino, e avere un po' di dimestichezza nel leggere le grafie dei vari parroci e le abbreviazioni più comuni che utilizzavano (dopo un po' ci si fa l'occhio).

Un singolo database può rappresentare il contenuto di un solo libro, di un insieme di libri, di un intero archivio; in futuro consentirà una scelta che oggi manca: si potrà richiedere un cd o consultare un database in Internet, seduti tranquillamente sulla propria poltrona, anziché doversi recare di persona in un determinato comune o parrocchia e sfogliarsi manualmente i registri.

Dalla tradizione della grande Scuola Genealogica Piemontese del Torelli, del Manno, di Monsignor Della Chiesa, per citarne solo alcuni, la nostra può divenire la Regione guida in Italia, creando una vera e propria Scienza Genealogica, basata su un'indagine scrupolosa condotta solo sui documenti originali, promuovendo corsi, inizialmente anche solo a livello sperimentale, riguardanti la trascrizione degli archivi e la creazione di database.

Nel mio Metodo è escluso, tanto per fare un esempio caro ai genealogisti americani, lo spoglio dei cimiteri che, a mio avviso, di scientifico ha ben poco.

Con la trascrizione dei dati anagrafici della parrocchia di Marcorengo dal 1673 al 1923 è stato creato un database con circa 10.000 nominativi, che utilizza un foglio elettronico di Excel con oltre 6.000 righe, strutturato in modo tale da poter agevolmente soddisfare le molteplici esigenze.

Nonostante le peculiari diversità di ogni singola realtà locale, giustificate sia dalla situazione territoriale dell'Italia preunitaria, sia da differenze fra Diocesi e Diocesi, questo primo database potrà costituire un esempio per tutti gli altri che andranno a crearsi negli oltre 8.000 comuni e nelle circa 26.000 parrocchie d'Italia.

I punti di forza del mio Metodo accrescono ancor più se abbinati all'esistenza di un Portale in Internet.

Il lavoro eseguito da una sola persona che trascrive un archivio potrà essere utilizzato da molti, tanto oggi come in futuro poiché nel database sono inseriti, fin dove è possibile, molteplici "fili di Arianna" che consentono la tracciabilità dei rapporti di parentela. Se invece ognuno svolgesse un'indagine circoscritta solo all'albero genealogico della propria famiglia, gli sforzi e il tempo occorso sommati sarebbero infinitamente maggiori; inoltre ben difficilmente il lavoro dell'uno, in mancanza di regole comuni, potrebbe essere utilizzato efficacemente da altri.

Vediamo un caso pratico nell'esempio qui riprodotto nella Figura A:

-          ipotizziamo che ognuno degli attuali discendenti (contrassegnati in verde), pur avendo perso i contatti con gli altri parenti, sia informato dell'esistenza del Portale italiano che segnala tutti gli archivi parrocchiali trascritti;

-          individuato il database della parrocchia di origine dell'ascendente (contrassegnato in blu), lo scarica da Internet e lo salva in una directory del proprio computer (eventualmente pagando un modico prezzo);

-          effettuando una ricerca con il cognome e nome dell'individuo ricercato, se su quest'ultimo è stato messo un cosidetto "filo d'Arianna" (uso quest'espressione per semplicità, in realtà è definito in altro modo) potrà estrarre tutti gli antenati in linea retta di quell'ascendente, nati, sposati e morti in quella parrocchia (contrassegnati in giallo) compresi quelli in comune con altre famiglie (contrassegnati in rosso); da qui, se lo desidera, potrà iniziare le ricerche sugli alberi genealogici dei collaterali;

-          dagli altri database delle parrocchie e comuni vicini, sempre che si trovino le corrispondenze già citate, scaricherà a sua volta gli antenati nati, sposati e morti in quelle parrocchie, per completare il proprio albero genealogico per quarti.

 

 

 


Figura A

 

 


Alcuni esempi ottenibili dal Database Marcorengo 1673-1923 e dagli altri creati con le medesime caratteristiche.

 

 

Figura B) PUBBLICAZIONE/CONSULTAZIONE DI DATABASE IN INTERNET

 


 

 

 

 

 

 


Figura C) PUBBLICAZIONE/CONSULTAZIONE DI ALBERI GENEALOGICI IN INTERNET

 


 

 

 


Figura D) STAMPA DI ALBERI GENEALOGICI

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 


Figura E) IMPORTAZIONE DI ALBERI GENEALOGICI IN FORMATO GEDCOM

 

 


 

 


Figura F) STAMPA DI ELENCHI ANAGRAFICI AD USO DI COMUNI E PARROCCHIE